Sviluppata, a partire dagli anni ’50 dal medico e psicoterapeuta americano Alexander Lowen, l’Analisi Bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea. Fondamentale presupposto teorico è l’identità funzionale tra mente e corpo: ciò che accade nella mente riflette ciò che accade nel corpo e viceversa. Ognuno di noi, nel corso della vita, imprime nel proprio corpo e nella propria mente le emozioni e i pensieri che lo attraversano in risposta agli stimoli del mondo. È l’esperienza che si struttura nel corpo come nella mente. L’energia vitale è, dunque, presente nel corpo umano, comunque essa si manifesti, in fenomeni psichici o in movimenti somatici. L’analisi bioenergetica studia, quindi, la personalità in termini energetici: i processi energetici di un organismo sono in relazione con lo stato di vitalità e salute del corpo. Purtroppo, ogni struttura caratteriale porta con sé, in maggiore o minor misura, una riduzione del personale livello di energia o una restrizione del suo flusso nel corpo.
Partendo, dunque, dalla convinzione che il nostro corpo racconti la nostra storia, l’obiettivo di un percorso terapeutico ad approccio bioenergetico è comprendere le dinamiche energetiche dell’organismo, con un inevitabile duplice attenzione: verbale e corporea. Da qui, deriva la possibilità di intervenire in modo più ampio e comprendere in modo più profondo ogni singola persona.